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Posts Tagged ‘Grillo’

CONSULTAZIONE POPOLARE , Vicenza

Cosultazione popolare per tutti coloro che non sono cittadini di Vicenza, per dire no alla guerra, alla base, alla morte: vota SI!
La consultazione al link: http://www.nodalmolin.it/consultazione/consultazione.php

Anche Grillo pubblicizza il referendum:
Votate e diffondete il referendum per Dal Molin sui vostri blog per un “auspicio realizzabile”.

Referendum del blog www.beppegrillo.it
sulla nuova base militare DAL MOLIN a Vicenza

È lei favorevole alla adozione da parte del Consiglio comunale di Vicenza, nella sua funzione di organo di indirizzo politico amministrativo, di una deliberazione per l’avvio del procedimento di acquisizione al patrimonio comunale, previa sdemanializzazione, dell’area aeroportuale “Dal Molin” – ove è prevista la realizzazione di una base militare statunitense – da destinare ad usi di interesse collettivo salvaguardando l’integrità ambientale del sito?

Chi vota SI non vuole la nuova base militare DAL MOLIN a Vicenza.
Chi vota NO vuole la nuova base militare DAL MOLIN a Vicenza. Chi vota SI è favorevole alla proposta dell’Amministrazione. Chi vota NO è contrario
( polls)

Amo Grillo specialmente da libertario


Tra un pò assisteremo al V-day 3. Grillo è oggi un fenomeno nazionale questo è un dato di fatto sia che si condivida la sua politica o no, è definito il re dell’antipolitica, viene criticato ovunque da destra da sinistra da centro, tutti hanno qualcosa da dire: è un comico non deve far politica è un populista, è un mascalzone, ecc… Ma perchè tutti ne parlano? Perchè tutti ne hanno paura…Tutti chi? I politici ovviamente e la classe politca, quella classe che quando si riunisce in parlamento quello è il momento che la nostra libertà è in pericolo. Grillo lo adoro, lo considero un libertario antistatalista convinto, sta diffondendo una cultura al disprezzo delle gerarchie e dei partiti mai vista, neppure anni di movimento libertario erano riusciti a far tanto e che si tratta di un fenomeno del libertarismo sociale basti osservare la percentuale di voti che prendono le liste vicine a grillo cioè quasi niente, ecco la differenza: Grillo diffonde una cultura dell’individuo e della libertà dalla casta politica di qualsiasi colore essa sia ed è ovvio che poi stesso lui o chi gli è vicino non può pretendere di vincere delle elezioni perchè è proprio quello il sistema che combatte,il sistema della democrazia elettiva cioè della monarchia e dei propri sudditi, ma Grillo lo sa bene, lo sa come la mia gioia nel firmare un referendum che liberi il giornalismo per produrre vera informazione in un vero mercato. Ritengo che Grillo vada appoggiato nelle sue iniziative e non dobbiamo scandalizzarci se critica il Presidete, il Parlamento, il Vaticano ecc.. sono istituzioni e noi libertari combattimo le isituzioni quindi lo abbiam sempre fatto!

La sinistra non capisce niente di lavoro


Leggendo un articolo di Sergio Bologna mi rendo conto di quanto siano vere le parole di Bologna sul fallimento della sinistra sulla tematica del lavoro. La sinistra che fa un gran parlare di new economy e di Internet dimostra solo un totale disprezzo per le nuove forme del lavoro autonomo, che tende a vedere come forme mascherate di lavoro dipendente. La sudditanza verso il monopolio accademico del sapere impedisce alla sinistra di far propria l’insofferenza del lavoro autonomo. Il fatto è che la cultura del lavoro presente nella sinistra vede solo tre tipi di lavoro: quello degli alti burocrati di Stato, quello dei dipendenti pubblici, e il lavoro operaio; nient’altro. Bologna ricorda di come la sinistra parli tanto di di new economy e Internet, di new economy e finanza, di new economy e logistica, dimenticando però che se c’è una cosa importante nella new economy è il lavoro, un nuovo modo di lavorare che svolge un ruolo più importante della finanza, di Internet, della logistica, perché ne è il presupposto. Se in un’epoca storica di grandi cambiamenti la sinistra non è capace di riconoscere le novità insite nel fattore lavoro, nella disposizione soggettiva e nella condizione oggettiva del lavoro, può parlare di tecnologie finché vuole, ma stenta a giustificare la sua ragion d’essere. Che ci sta a fare una sinistra? Anzi, a questo punto posso anche domandarmi quale sia la giustifacazione dell’esistenza della sinistra ancora oggi? La comparsa di internet ha cambiato completamnte il mondo del lavoro, una nuova disposizione soggettiva del lavoro invece di lavorare insieme ad altri in una fabbrica, in una situazione di collettività, come è sempre stato negli ultimi duecento anni, se ne sta solo di fronte a uno schermo; queste mi sembrano nuove forme di lavoro che presuppongono un homo novus, una nuova progenie, a sua volta condizione, non solo effetto, di una tecnologia e, anche, di un nuovo tipo di prodotti o di servizi. Oggi il nuovo operaio che sta al computer ha le caratteristiche antropologiche, economiche, sociali, del lavoratore autonomo. Uno studio dell’International Labour Organization dà per scontato che negli anni a venire la maggioranza del lavoro sarà autonomo, così come nei decenni precedenti era stato dipendente. Noi studenti come il mondo del lavoro autonomo detestiamo l’organizzazione dei privilegi universitari Perché all’operaio non gliene frega niente dello statuto dei saperi? Perché il mercato della conoscenza non è una cosa vitale per l’operaio. Attenzione, il mercato della conoscenza non la conoscenza. Ma per chi ci lavora, il fatto che questo mercato sia in regime di monopolio, che ci sia una condizione di protezione, un sistema di ordini protetti, di mercati protetti, di caste protette e così via, diventa intollerabile. E’ la percezione dell’ingiustizia sociale, di ottocentesca memoria.Pensiamo a un artigiano che fa un mestiere dove ha bisogno di una gran quantità di conoscenze, tecnico-scientifiche, manuali, relazionali, che lavora diciotto ore al giorno e fa fatica a pagare le spese del suo laboratorio e delle attrezzature, spesso sofisticate, che sono i suoi utensili. Questo è il nuovo terreno di percezione dell’ingiustizia sociale, non più quello del povero che ce l’ha su col ricco. Tutto questo accompagnato al nuovo fenomeno Grillo ci fa pensare ad un nuovo terreno di scontro ovviamente ”non violento” cioè quello della meritocrazia e quello dello statalismo, in poche parole meno stato, più libertà, più meritocrazia. Tutto questo con il ”marxismo” non c’entra niente con il mondo libertario e con il federalismo (ovviamente non di matrice leghista) si. Come leggevo in un ariticolo di Larry Gambone che poneva l’anarchismo a confronto con il post-modernismo essere marxisti oggi significa impegnarsi in uno scolasticismo futile simile a quello del tardo Medioevo. Certi atteggiamenti della sinistra di profondo disprezzo per queste categorie non faranno altro che falla fallire.

Bene, Di Pietro…….Bravo Grillo

L’IdV raccogliera’ firme per promuovere ‘un grappolo di referendum’ che abroghi le ‘norme piu’ inique del governo Berlusconi’. E’ l’iniziativa di Antonio Di Pietro all’esecutivo nazionale del partito, convocato per definire una strategia di contrasto all’esecutivo di centrodestra. L’ex Pm ha indicato i temi principali: finanziamento pubblico ai giornali dei partiti, finanziamento dei partiti, intercettazioni, sospensione dei processi e norma salva-Rete 4.
Bene, bravo Di Pietro, speriamo che l’iniziativa si doffondi.
Intanto Beppe Grillo ha appena lanciato il V3-Day, il tema sarà: “La Giustizia”. Porterà sotto le penne dei cittadini italiani un referendum per abolire l’imminente porcata berlusconiana sulle intercettazioni. Tutta l’Italia onesta sarà chiamata a partecipare.

Nucleare? No, Grazie!

L’energia libertaria è l’energia che fa bene all’ambiente che non crea monopoli che è accessibile a tutti e che sviluppa le tecnologie, questa energia non è il nucleare.
Domenico Letizia

Ancora una volta con Grillo:
Il comitato di affari PDL e PD-meno-elle ha deciso che il nucleare si deve fare. Il futuro economico, energetico, industriale dell’Italia è legato al nucleare. I media si sono subito allineati, sanno che l’opinione pubblica è contraria. Nelle prossime settimane, nei prossimi mesi, attraverso dati, pubblicazioni scientifiche, testimonianze, video, interviste dimostrerò il contrario. Non è difficile.
Nucleare? No grazie.
Nel 1987 venti milioni di italiani hanno votato un referendum contro il nucleare. Scajola e la Marcegaglia contano più della volontà degli italiani? Chi li autorizza a prendere decisioni a nome del popolo italiano?
Si vuole il nucleare? Si tenga un nuovo referendum. Se gli italiani voteranno a favore, allora si potrà fare. Altrimenti no. Non si possono costruire centrali nucleari ignorando il risultato di un referendum popolare.
Scajola vuol fare lo sconto sulla bolletta a chi acconsentirà alle centrali nucleari vicino a casa. Dia lui l’esempio con una discarica di scorie nucleari nel suo giardino. La bolletta gliela pago io.
Ci sono molti comuni denuclearizzati in Italia, comuni sovversivi, sobillatori, pericolosi organizzatori di energie alternative. Ma non sono ancora abbastanza. Chiedo ai sindaci di esporre il cartello: “Comune denuclearizzato” sotto il nome del loro paese. E’ il miglior benvenuto per chi lo visita.




SICILIA: GRILLO LANCIA SONIA ALFAN

“Pubblicheremo i nostri casellari giudiziari e non credo che gli altri partiti possano farlo, perche’ altrimenti dovrebbero epurare il 95% dei loro candidati”. Lo ha affermato Sonia Alfano, candidata alla presidenza della Regione siciliana per la lista “Amici di Beppe Grillo”, la prima presentata a livello regionale dal comico genovese.
“Non siamo qui per capire quanti voti avremo – ha detto Alfano – avremo tutti i voti dei cittadini che hanno bisogno di cambiare perche’ sono stanchi di vedere sempre le stesse facce, riciclate da una parte e messe d’altra”. Secondo la candidata presidente, nonostante l’ottimismo degli slogan presenti nei manifesti di molti candidati come “Buongiorno Sicilia” o “Italia rialzati”, la Sicilia e’ in rianimazione e sta rischiando di morire per colpa loro che non hanno avuto il coraggio e la dignita’ di farsi da parte e adesso i giovani hanno preso l’iniziativa chiedendomi, anche attraverso decine di blog su internet di candidarmi”.

Quanto agli altri candidati Sonia Alfano ha detto: “Per quanto riguarda la Finocchiaro la sua candidatura mi ha stupito tanto, anche perche’ consideravo papabili Rita Borsellino, Rosario Crocetta o Beppe Lumia. Se il centrosinistra avesse fatto le primarie la Finocchiaro non avrebbe avuto grandi consensi”. Critica anche su Lombardo. Lui credo che abbia gia’ detto che rinnegare Cuffaro e’ da vermi e che assicurera’ una continuita’ con il suo governo mentre la Sicilia – ha concluso – ha bisogno di voltare pagina”.

Durante la conferenza stampa sono stati presentati anche i punti essenziali del programma della lista: trasparenza delle decisioni politiche, taglio dei costi della politica e degli sprechi nella formazione professionale, promozione delle imprese, soprattutto giovanili, investimenti sulla ricerca, sulla salute e sulla qualita’ ambientale. “Se andremo al governo – ha detto Alfano – dimezzeremo le retribuzioni dei deputati regionali ed elimineremo le auto blu ma pubblicheremo anche mandandoli su internet e in tv tutte le fasi in cui si fanno scelte importanti per i siciliani”.
Altro punto qualificante la ricerca: “Il governo Alfano – ha sottolineato la candidata presidente – dismettera’ le partecipazioni bancarie della Regione investendo il ricavato nella realizzazione di centri di ricerca gestiti con criteri rigorosamnete meritocratici”.